"L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare"

Creatività.
Storytelling.
Comunicazione.

Ogni giorno siamo bombardati da una quantità spropositata di immagini. Eppure, malgrado i media digitali abbiano segnato un vero e proprio cambio di paradigma nel mondo della comunicazione contemporanea, pochissime persone possiedono gli strumenti per interpretare un testo visivo.

La grammatica del contemporaneo è prevalentemente visuale.

Le immagini, nessuna esclusa, parlano.

E ancor di più lo fanno gli sguardi che le osservano.

Perché non iniziare a comprendere come funzionano?

 La cultura post rivoluzione digitale non è più fondata sul primato del testo scritto sull’immagine, del sapere concettuale sull’esperienza visiva, ma sulla riappropriazione della dimensione materica e percettiva del mondo. L’amplificazione del visuale nell’orizzonte sensibile, laddove il mondo intero sembra – ed è, forse – a portata di smartphone, impone una seria riflessione: abbiamo davvero gli strumenti per capire che cosa ci stiamo dicendo? Oppure stiamo parlando un nuovissimo linguaggio senza conoscerne neppure l’alfabeto? 

Consulenza

Content, Creative

Abbiamo (quasi) tutti un severo pregiudizio nei confronti del web e dei social media: l’idea, più o meno diffusa, è che non si possa creare “cultura” su piattaforme che premiano contenuti superficiali. Non è del tutto vero. Ci sono esempi virtuosi che dimostrano il contrario: nel mio piccolo, creando video che trattano di psicologia della percezione, arte contemporanea e socio-semiotica (non proprio argomenti “leggeri”) ho raggiunto centinaia di migliaia di persone. Quello che conta è la qualità… e una buona dose di storytelling. Se hai un progetto affine alle mie competenze da “raccontare” e vuoi sviluppare una buona strategia di contenuto, contattami.

Formazione, Didattica

Comprendere il funzionamento della testualità visiva – studiarne a fondo gli schemi, l’efficacia, le fallacie, le prospettive – è un aspetto imprescindibile del nostro vivere quotidiano. Valutare gli effetti della rivoluzione digitale nel perimetro didattico e formativo sta diventando un’esigenza. Collaboro con scuole e Università per sviluppare corsi, lezioni, seminari e incontri in cui discutere l’importanza delle immagini e trasmettere qualche strumento interpretativo per “guardare” meglio il mondo che ci circonda. Quello stesso sguardo, poi, se viene rivolto verso l’interno, può trasformarsi in un’occasione di consapevolezza e crescita personale in ambito formativo.

Creatività è permettersi di fare degli sbagli.
Arte significa sapere
quali
sono da tenere.

Può sembrare un controsenso, ma ho iniziato a studiare in modo profondo la cultura visuale, la psicologia della percezione e della comunicazione proprio perché non riuscivo a raccontarmi.

L’esperienza, la comprensione e la voglia di ascoltare chi avverte il medesimo desiderio nascono da una necessità che mi ha spronato a migliorare e ad accumulare idee, nozioni, competenze, intuizioni. Ora ho voglia di rimetterle in gioco. E, soprattutto, condividerle.